Rafael Nadal è una fonte di stranezze, rituali e idiosincrasie. Mentre possono sembrare peculiarità superstiziose a un estraneo, Nadal insiste che sono meccanismi per aiutarlo a concentrarsi sul tennis. Ecco un elenco definitivo dei 19 tic di tennis di Nadal.
Cammina in campo con una sola racchetta in mano.
Attraversa le linee solo con il piede destro (e non le calpesta mai se può evitarlo).

Quando si arriva in campo, posti borsa giù in panchina, gira torneo ID a faccia in su.
La raccolta, naturalmente.
Fa aspettare l’avversario e l’arbitro di sedia mentre si prepara per il riscaldamento.
6. Decolla giacca durante il salto.
E si affaccia sempre sugli spalti, per dare alla gente quello che vuole.
Giù le mani dalla bevanda di recupero a un ballboy per una refrigerazione sicura.
(Stanno ancora aspettando.)
Mangia il suo gel energetico, sempre allo stesso modo:
Rip off top, piegare lato sopra, coassiale gel up con quattro dolce stringe.
Salta alla rete durante il lancio della moneta.
Viene eseguito alla linea di base per i riscaldamenti.
Scansiona la folla per trovare la sua famiglia.
Prende sempre una doccia fredda prima della partita.

(Reuters)
Scrive della routine nella sua autobiografia del 2011, Rafa:
Congelamento dell’acqua fredda. Lo faccio prima di ogni partita. E ‘ il punto prima del punto di non ritorno. Sotto la doccia fredda entro in un nuovo spazio in cui sento crescere la mia potenza e resilienza.
Sono un uomo diverso quando esco. Sono attivato. Sono in “the flow”, come gli psicologi dello sport descrivono uno stato di concentrazione vigile in cui il corpo si muove per puro istinto, come un pesce in una corrente. Non esiste nient’altro che la battaglia che ci aspetta.
Va all’asciugamano dopo ogni punto.

(USA TODAY Immagini sportive)
Aspetta che i giocatori attraversino i cambi (quindi passa sopra la linea con la destra).

Sorseggia la bevanda di recupero.
Poi sorseggia l’acqua, sempre nello stesso ordine.
Poi li pone sempre-così-delicatamente nelle stesse posizioni esatte.

(AP)
Nadal descrive questo particolare rituale:
“Ho messo le due bottiglie ai miei piedi, davanti alla mia sedia alla mia sinistra, una ordinatamente dietro l’altra, diagonalmente rivolte verso il campo. Alcuni la chiamano superstizione, ma non lo è. Se fosse superstizione, perché dovrei continuare a fare la stessa cosa più e più volte se vinco o perdo? È un modo di mettermi in una partita, ordinando il mio ambiente per abbinare l’ordine che cerco nella mia testa.”
Costantemente armeggia con i capelli e la camicia.

Mentre si cambia camicie prima, durante e dopo la partita, indugia sempre per un battito in più. Sempre.

(USA TODAY Immagini sportive)